Un bell’articolo di Cristina Mazzani presenta la visione del Cloud di Netalia. Leggilo su ZeroUnoWeb.
Il fornitore di servizi cloud fa il punto sulla propria offerta, focalizzata sul cloud ibrido, da sempre veicolata totalmente dal canale indiretto, che ha il fondamentale compito di personalizzare l’offerta rispetto alle singole esigenze di un target di aziende tra i 100 e i 500 dipendenti.
MILANO – Netalia ha scommesso sul cloud ibrido per superare il problema dell’obsolescenza delle infrastrutture e affrontare quello dell’ampliamento delle funzionalità It delle piccole imprese. L’azienda, cloud service provider attivo sul mercato dal 2012, prevede di chiudere il 2015 realizzando oltre 1 milione di fatturato e guarda alla crescita.
“Il nostro slogan è 100% Cloud, 100% Canale, 100% Italia – ha specificato Michele Zunino, Ceo di Netalia – perché, oltre a essere italiani così come i nostri data center, abbiamo scelto di fornire servizi cloud adottando un modello commerciale indiretto. Il nostro canale ha il compito, fondamentale, di personalizzare le nostre soluzioni secondo le esigenze dei clienti finali. Clienti ancora troppo impauriti dal doversi disfare del proprio hardware, ma sempre più interessati al cloud anche per operazioni core: per questo riteniamo che una proposta ibrida, che consente un percorso graduale, possa risultare vincente”.
Il target di riferimento di Netalia è rappresentato da aziende che hanno tra i 100 e i 500 dipendenti, servite da una rete di partner composta per lo più da system integrator e software house.
“Al momento abbiamo circa una trentina di rivenditori attivi – ha affermato Alberto Clavarino, Responsabile Vendite di Netalia – tra queste realtà come Axiom, I&S Integrazioni e sistemi-divisione Bsc e Longwave. Vorremmo averne un po’ di più, arrivando a circa sessanta, ma soprattutto sempre più concentrati, competenti, sulla nostra proposta, capaci di portare valore aggiunto e di affrontare le complessità che una soluzione cloud può far emergere. Dal canto nostro offriamo una completa assistenza, formazione e tutta l’attività di prevendita dei nostri channel manager dislocati sul territorio: ora sono tre, ma a breve sarà integrata un’altra figura per il Nord Est”.
Un bell’articolo di Cristina Mazzani presenta la visione del Cloud di Netalia. Leggilo su ZeroUnoWeb.
Il fornitore di servizi cloud fa il punto sulla propria offerta, focalizzata sul cloud ibrido, da sempre veicolata totalmente dal canale indiretto, che ha il fondamentale compito di personalizzare l’offerta rispetto alle singole esigenze di un target di aziende tra i 100 e i 500 dipendenti.
MILANO – Netalia ha scommesso sul cloud ibrido per superare il problema dell’obsolescenza delle infrastrutture e affrontare quello dell’ampliamento delle funzionalità It delle piccole imprese. L’azienda, cloud service provider attivo sul mercato dal 2012, prevede di chiudere il 2015 realizzando oltre 1 milione di fatturato e guarda alla crescita.
“Il nostro slogan è 100% Cloud, 100% Canale, 100% Italia – ha specificato Michele Zunino, Ceo di Netalia – perché, oltre a essere italiani così come i nostri data center, abbiamo scelto di fornire servizi cloud adottando un modello commerciale indiretto. Il nostro canale ha il compito, fondamentale, di personalizzare le nostre soluzioni secondo le esigenze dei clienti finali. Clienti ancora troppo impauriti dal doversi disfare del proprio hardware, ma sempre più interessati al cloud anche per operazioni core: per questo riteniamo che una proposta ibrida, che consente un percorso graduale, possa risultare vincente”.
Il target di riferimento di Netalia è rappresentato da aziende che hanno tra i 100 e i 500 dipendenti, servite da una rete di partner composta per lo più da system integrator e software house.
“Al momento abbiamo circa una trentina di rivenditori attivi – ha affermato Alberto Clavarino, Responsabile Vendite di Netalia – tra queste realtà come Axiom, I&S Integrazioni e sistemi-divisione Bsc e Longwave. Vorremmo averne un po’ di più, arrivando a circa sessanta, ma soprattutto sempre più concentrati, competenti, sulla nostra proposta, capaci di portare valore aggiunto e di affrontare le complessità che una soluzione cloud può far emergere. Dal canto nostro offriamo una completa assistenza, formazione e tutta l’attività di prevendita dei nostri channel manager dislocati sul territorio: ora sono tre, ma a breve sarà integrata un’altra figura per il Nord Est”.