Oggi i consumatori di contenuti media ed intrattenimento si aspettano infinita flessibilità e possibilità di scelta. Inoltre, la domanda dei consumatori è imprevedibile, con picchi di spettatori che devono essere gestiti in tempo reale da più devices.
Le caratteristiche on-demand del cloud computing consentono i livelli di scalabilità e flessibilità di cui il settore M&E ha bisogno per soddisfare in modo economico una domanda volatile, facendo girare automaticamente i server in base al flusso e al riflusso della domanda. Senza il cloud sarebbe quasi impossibile archiviare, gestire e distribuire queste enormi quantità di contenuti digitali in modo agile, dinamico ed economico. Prestazioni di streaming elevate, con ritardi, latenza e tempi di inattività minimi, sono fondamentali per l’esperienza dell’utente.
Un ritardo di sei secondi nello streaming di uno spot pubblicitario per uno show di successo, ad esempio, può costare a una media company centinaia di migliaia di euro che deve restituire all’inserzionista. Nel mondo digitale di oggi, la televisione che prevede il sistema di trasmissione tradizionale è ormai superata. Il pubblico sceglie ormai quasi esclusivamente le piattaforme di streaming che consentono la libertà di avere i contenuti prescelti in qualsiasi momento e ovunque, on demand. Tuttavia, l’utilizzo di sistemi on-premise per lo streaming OTT (Over The Top) che fornisce contenuti multimediali via Internet (ad esempio Netflix e Spotify) può influire negativamente sulla qualità della user experience poichè i sistemi on-premise non offrono l’elevata capacità di calcolo e la scalabilità necessarie per distribuire i contenuti senza interruzioni. Inoltre, i servizi di streaming OTT on-premise richiedono una complessa manutenzione continuativa comportando costi elevati.
E’ la tecnologia cloud a venire incontro e risolvere questi problemi emergendo come la soluzione ideale per i servizi OTT. Grazie ad una domanda di accesso rapido ai servizi di intrattenimento in aumento, le aziende del settore stanno migrando sempre più massicciamente verso il cloud per garantire una distribuzione rapida dei contenuti digitali. Il cloud multimediale aiuta quindi essenzialmente le aziende del settore a fornire servizi di streaming OTT per distribuire contenuti digitali direttamente ai clienti su Internet e diffonderli sui molteplici devices.
Non ultimo, parlando in termini finanziari, transitando da un modello CAPEX al modello OPEX tipico del cloud, le aziende del settore M&E possono ridurre i costi irrecuperabili delle tecnologie e delle infrastrutture di archiviazione e di consegna.
Oggi i consumatori di contenuti media ed intrattenimento si aspettano infinita flessibilità e possibilità di scelta. Inoltre, la domanda dei consumatori è imprevedibile, con picchi di spettatori che devono essere gestiti in tempo reale da più devices.
Le caratteristiche on-demand del cloud computing consentono i livelli di scalabilità e flessibilità di cui il settore M&E ha bisogno per soddisfare in modo economico una domanda volatile, facendo girare automaticamente i server in base al flusso e al riflusso della domanda. Senza il cloud sarebbe quasi impossibile archiviare, gestire e distribuire queste enormi quantità di contenuti digitali in modo agile, dinamico ed economico. Prestazioni di streaming elevate, con ritardi, latenza e tempi di inattività minimi, sono fondamentali per l’esperienza dell’utente.
Un ritardo di sei secondi nello streaming di uno spot pubblicitario per uno show di successo, ad esempio, può costare a una media company centinaia di migliaia di euro che deve restituire all’inserzionista. Nel mondo digitale di oggi, la televisione che prevede il sistema di trasmissione tradizionale è ormai superata. Il pubblico sceglie ormai quasi esclusivamente le piattaforme di streaming che consentono la libertà di avere i contenuti prescelti in qualsiasi momento e ovunque, on demand. Tuttavia, l’utilizzo di sistemi on-premise per lo streaming OTT (Over The Top) che fornisce contenuti multimediali via Internet (ad esempio Netflix e Spotify) può influire negativamente sulla qualità della user experience poichè i sistemi on-premise non offrono l’elevata capacità di calcolo e la scalabilità necessarie per distribuire i contenuti senza interruzioni. Inoltre, i servizi di streaming OTT on-premise richiedono una complessa manutenzione continuativa comportando costi elevati.
E’ la tecnologia cloud a venire incontro e risolvere questi problemi emergendo come la soluzione ideale per i servizi OTT. Grazie ad una domanda di accesso rapido ai servizi di intrattenimento in aumento, le aziende del settore stanno migrando sempre più massicciamente verso il cloud per garantire una distribuzione rapida dei contenuti digitali. Il cloud multimediale aiuta quindi essenzialmente le aziende del settore a fornire servizi di streaming OTT per distribuire contenuti digitali direttamente ai clienti su Internet e diffonderli sui molteplici devices.
Non ultimo, parlando in termini finanziari, transitando da un modello CAPEX al modello OPEX tipico del cloud, le aziende del settore M&E possono ridurre i costi irrecuperabili delle tecnologie e delle infrastrutture di archiviazione e di consegna.