Il paradigma del cloud, visto solo come tecnologia in grado di efficientare i sistemi informativi grazie ad economie di scala e modelli commerciali on-premise, sta rapidamente cambiando e sempre di più gli aspetti regolatori e normativi stanno diventando l’ago della bilancia nella scelta di un cloud provider.
“Ormai è evidente che i dati rappresentano l’asset portante di ogni organizzazione, pubblica o privata che sia, e il cloud rappresenta un driver ormai imprescindibile per raccoglierli, gestirli e trarne valore”
Sentenzia così Michele Zunino, fondatore e presidente di Netalia, che prosegue:
“I dati, però, non sono entità impersonali: rappresentano persone e organizzazioni che devono essere adeguatamente tutelate a tutti i livelli, ed è in questa direzione che si sta muovendo il legislatore attraverso il nuovo concetto di raggiungibilità giuridica del dato. In questa logica sin dagli esordi, nel 2010, Netalia ha puntato su una forte connotazione nazionale. La scelta di stabilire 3 region tutte in Italia era stata scelta controcorrente, all’inizio guardata con stupore, che oggi però si sta rivelando vincente. Se prendiamo in considerazione solo il cloud 100%Made in Italy, infatti, possiamo vantare uno share che sfiora il 30%, una percentuale tutt’altro che trascurabile”.
Il Polo Strategico Nazionale (PSN)
La modernizzazione e la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni centrali e locali deve necessariamente tenere conto di questo scenario, come testimonia il documento ‘Strategia Cloud Italia’ presentato recentemente dal ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.
Il Consorzio Italia Cloud
Il piano strategico per la transizione digitale vuole almeno il 75% delle pubbliche amministrazioni sul cloud entro il 2025.
“In questo scenario ritengo che il mercato italiano del cloud, oggi caratterizzato da una grande frammentazione, vedrà in tempi brevi un consolidamento significativo, come è avvenuto per quanto riguarda gli Internet provider nel recente passato. È arrivato il momento di costruire soggetti più consistenti, anche attraverso aggregazioni e sinergie, ed è in questa logica che nasce il Consorzio Italia Cloud, di cui Netalia è socio fondatore”
Il paradigma del cloud, visto solo come tecnologia in grado di efficientare i sistemi informativi grazie ad economie di scala e modelli commerciali on-premise, sta rapidamente cambiando e sempre di più gli aspetti regolatori e normativi stanno diventando l’ago della bilancia nella scelta di un cloud provider.
“Ormai è evidente che i dati rappresentano l’asset portante di ogni organizzazione, pubblica o privata che sia, e il cloud rappresenta un driver ormai imprescindibile per raccoglierli, gestirli e trarne valore”
Sentenzia così Michele Zunino, fondatore e presidente di Netalia, che prosegue:
“I dati, però, non sono entità impersonali: rappresentano persone e organizzazioni che devono essere adeguatamente tutelate a tutti i livelli, ed è in questa direzione che si sta muovendo il legislatore attraverso il nuovo concetto di raggiungibilità giuridica del dato. In questa logica sin dagli esordi, nel 2010, Netalia ha puntato su una forte connotazione nazionale. La scelta di stabilire 3 region tutte in Italia era stata scelta controcorrente, all’inizio guardata con stupore, che oggi però si sta rivelando vincente. Se prendiamo in considerazione solo il cloud 100%Made in Italy, infatti, possiamo vantare uno share che sfiora il 30%, una percentuale tutt’altro che trascurabile”.
Il Polo Strategico Nazionale (PSN)
La modernizzazione e la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni centrali e locali deve necessariamente tenere conto di questo scenario, come testimonia il documento ‘Strategia Cloud Italia’ presentato recentemente dal ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.
Il Consorzio Italia Cloud
Il piano strategico per la transizione digitale vuole almeno il 75% delle pubbliche amministrazioni sul cloud entro il 2025.
“In questo scenario ritengo che il mercato italiano del cloud, oggi caratterizzato da una grande frammentazione, vedrà in tempi brevi un consolidamento significativo, come è avvenuto per quanto riguarda gli Internet provider nel recente passato. È arrivato il momento di costruire soggetti più consistenti, anche attraverso aggregazioni e sinergie, ed è in questa logica che nasce il Consorzio Italia Cloud, di cui Netalia è socio fondatore”